Luogo di partenza e arrivo | Caslano: 284m |
Dislivello | 3200m circa |
Lunghezza | 193,9 km |
Condizioni della strada | In generale buone |
Traffico | Generalmente debole eccetto i tratti tra Quartino-Tenero e Cannobio-Cannero |
Difficoltà | |
Percorso effettuato il 15 maggio 2005. Per scoprire nuovi bei posti ho deciso di portarmi abbastanza fuori dalla zona che frequento normalmente. Il percorso si snoda prevalentemente attorno il lago Maggiore ed i rilievi circostanti. Vista la lunghezza ed il dislivello complessivo, consiglio questo percorso solo a gente ben allenata. I meno allenati possono al limite evitare la dura salita che da Cànnero Riviera porta fino a Piancavallo, rendendo il giro sicuramente più abbordabile. Km 0: Ma andiamo con ordine. Dopo essermi portato a Luino attraverso la dogana di Fornasette, costeggio il lago Maggiore su un percorso quasi completamente pianeggiante fino a Quartino (km 40). Qui, all'altezza di una rotonda, si dirama una strada abbastanza trafficata che attraverso il piano di Magadino porta in direzione di Locarno. Km 46: Proseguo poi con qualche breve sali e scendi fino a Tenero dove, anziché proseguire dritto, svolto in direzione Contra-Mergoscia. In questo modo evito le strade principali che attraversano Locarno e, all'altezza di Contra (455m), dopo una salita piuttosto pedalabile di circa 3km, svolto a sinistra immettendomi in una strada che prosegue in costa alla montagna per qualche chilometro. Attraverso qualche sali e scendi e potendo ammirare dall'alto Locarno, arrivo ad Orselina/Monti della Trinità dove comincia una breve discesa fino a Locarno-Solduno. Km 59: Superato un ponte sulla Maggia giungo a Losone dove, dopo poche centinaia di metri, si ricomincia a salire. La salita che porta ad Arcegno procede a scalini. Devono essere superati 2-3 strappi piuttosto tosti con pendenze che raggiungono circa il 12-13%. Arrivato in questo piccolo paesino sbaglio strada e proseguo dritto lungo una stretta via con pendenze che nel finale toccano pure il 16-17%. Tutta fatica per niente: ritorno ad Arcegno e questa volta imbrocco la strada giusta (non segnalata se non con i cartelli gialli dei sentieri) che, dopo un altro breve tratto in salita, mi porta prima ai 429m di altitudine e poi rapidamente a Golino (269m). Stradina veramente incantevole e tranquilla, immersa in un fitto bosco e priva di traffico. Affronto la discesa con cautela viste le dimensioni ristrette della carreggiata e riprendo a pedalare in pianura fin verso il paese di Intragna. Km 67: La strada si impenna improvvisamente e bruscamente (pendenze fino al 14%) ricongiungendosi con quella che proviene da Ponte Brolla. Dopo un tratto di salita ancora piuttosto impegnativo, si attraversa la Centovalli in lieve salita fino alla dogana di Camedo (549m) dove ci si immette nella Valle Vigezzo. Km 78: La strade tende ancora prevalentemente a salire fino a Malesco. A questo punto, dopo essermi rifornito ad una fontana, svolto a sinistra e imbocco la strada che porta verso la Val Cannobina. La salita è più che abbordabile all'inizio con pendenze attorno al 5% e piuttosto dura nel finale, con circa 1 km al 9% di media che mi porta a Pian di Sale (960 m). Km 92: La lunga discesa che dopo circa 20 km porta a Cannobio (213m), soprattutto nella sua prima parte, va affrontata con attenzione. C'è anche una galleria non molto bella che può comunque essere evitata passando da una stradina parallela. La strada è molto ricca di curve e spesso decisamente stretta. Nella seconda parte ci sono invece lunghi tratti pianeggianti o quasi. Il traffico può essere a tratti relativamente fastidioso. Km 112: A Cannobio prendo nuovamente la litoranea del lago Maggiore e dopo 7 km non molto belli a causa del traffico un po' troppo rompiscatole arrivo a Cànnero Riviera dove mi aspetta la salita principale del percorso. I dati parlano da sé: lungo i primi 10.51 km di ascesa si superano 953 m di dislivello per una pendenza media decisamente notevole, attorno al 9%. Le pendenze sono molto regolari ma quasi senza respiro nei primi 4 km scarsi, quasi sempre al 10%. Si giunge in prossimità dei paesi di Viggiona (679m), km 4.75 e Trarego (792m) km 6.3. A questo punto si profila all'orizzonte una brusca impennata che mi fa soffrire non poco. All'inizio si superano alcuni stretti tornanti dove le pendenze toccano pure il 14% e proseguono decisamente accentuante ancora per qualche km, dove accennano lievemente a calare (belle viste a questo punto sul lago maggiore). Il finale della prima parte di salita è ancora impegnativo con pedenze sempre attorno al 10%. Km 130: Si scollina una prima volta, a 1183m, ma la salita non è ancora del tutto terminata. Dopo 2.5 km di discesa che permettono di riprendere un po' il fiato si riprende a salire per circa 3 km, questa volta con pendenze un po' più moderate. Dopo un breve tratto di discesa si giunge a Il Colle (1238m) dove mi fermo ad una fontana ad abbeverarmi. Km 135: La strada procede prevalentemente pianeggiante fino al centro Auxologico e poi fino a Piancavallo (1294m) dove è possibile scendere o in direzione di Aurano (discesa un po' meno agevole) oppure in direzione di Premeno, scelta da me effettuata. La discesa si suddivide in due parti, una prima ripida seguita da una contropendenza pedalabile di 3 km. A Pian di Sole (932m) si ricomincia a scendere superando Premeno e altri paesini lungo una strada molto larga, non molto in pendenza ma piuttosto filante con curve larghe che possono generalmente essere affrontate ad alta velocità. Ridiscendo quindi rapidamente fino a Verbania-Intra dove mi imbarco sul pratico traghetto che mi conduce in una ventina di minuti a Laveno-Mombello. Km 163: Il più è comunque alle spalle, a questo punto mi rimangono ormai una trentina di km prevalentemente pianeggianti che mi riportano a casa sano e salvo dopo questo impegnativo ma stimolante giro di 194km e 3200m di dislivello. |