La fine della stagione si avvicina e la Gianetti Day rappresenta l'appuntamento più importante per molti ciclisti ticinesi. L'anno scorso non ero potuto essere presente. Quest'anno ero invece decisissimo a fare il meglio possibile. L'obiettivo era quello di arrivare per la prima volta nei primi 100. Il percorso della Mediofondo, tenendo conto anche della data, era discretamente impegnativo: 115 km e circa 1300 m di dislivello.
Partenza da Lugano alle 10:00, temperatura attorno ai 12°. Il fatidico e temutissimo momento si avvicina. La partenza è sempre il momento più caotico: chi lotta per non farsi superare, chi fa di tutto per superarti e ti passa a 2 cm dalla ruota. Già dopo pochi km, infatti, sul lungo lago di Paradiso il primo rallentamento a causa di uno spartitraffico ed il primo tamponamento. Anch'io sono costretto a mettere piedi per terra e a toccare leggermente quello che mi stava davanti.
Si riparte e subito al primo strappetto (Capo San Martino) comincia ad esserci selezione. Il mio Wattometro segna 400 WATT. Tento di stare alla ruota del gruppo dei migliori, tra Melide e Morcote li vedo davanti a 50-100 metri ma purtroppo rimango solo nell'inseguimento. Guardo il contachilometri: porca pupazza, andavo a 50 km/h in pianura. Decido saggiamente di rallentare e di aspettare un gruppo più numeroso. Poco dopo si forma infatti un gruppo di una cinquantina di persone. Compatti facciamo buona parte del percorso attraversando il Monte Ceneri (in discesa ho stabilito il mio 2° record assoluto di velocità: 78,4 km/h), il bellinzonese fino a Claro, e poi giù fino a Tenero ai piedi della prima vera salita di giornata.
Il gruppone in cui ero inserito procedeva a velocità sostenuta ma non troppo, a ruota si stava abbastanza bene. La velocità media prima della salita era comunque di 35 km/h.
Ecco quindi la salita di Contra dopo 85 km di corsa. Circa 3 km con pendenze attorno al 7% e punte al 10%. Con le gambe già un po' legnose mi mantengo più o meno a centro gruppo. In questo era presente una donna, una forte triatleta locale (alla fine terminerà 2° nella categoria donne dietro all'ex campionessa del mondo di Lugano Barbara Heeb). Nella ripida discesa riesco a riguadagnare qualche posizione e dopo pochi km si riforma un gruppetto di nuovo abbastanza numeroso. Il ritmo a questo punto si abbassa leggermente.
Si arriva così abbastanza tranquillamente all'ultima salita di giornata, il Monte Ceneri. La fatica si fa comunque sentire decisamente, all'inizio tento di salire con un rapporto abbastanza duro ma poi preferisco ripiegare sul 39x28 salendo in tutta agilità (si fa per dire). Anche in questo caso mi mantengo più o meno al centro del gruppo. Lungo salita vedo un paio di ciclisti ai fermi bordi della strada per i crampi. Pur non trattandosi sulla carta di un percorso estremamente impegnativo, quel ritmo di gara e le temperature non proprio miti hanno reso la corsa decisamente dura.
Faticosamente arrivo così in cima al Ceneri ed in pochi minuti al traguardo di Rivera, soddisfatto e consapevole di aver dato tutto.
Questi i dati del mio Ciclocomputer CM414. Tempo impiegato: circa 3:40, velocità media 31,5 km/h, potenza media 203 WATT.
Ufficialmente sono invece arrivato 84° con un tempo di 03:33:34.3.
L'obiettivo è stato quindi raggiunto: per il primo hanno mi sono classificato nei primi 100. Peccato che abbia perso all'inizio il treno dei migliori tirato da alcuni professionisti. Meglio così forse visto che probabilmente avrei faticato parecchio per tenere quel ritmo.
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