Analizzerò questa
volta l'ascesa che porta ai Monti di Ravecchia, nel bellinzonese. Giunti a Giubiasco si seguono le indicazioni per Carena-Valle Morobbia. La strada si impenna quasi subito con decisione e, fin verso il paesino di Lôco, procede a tornanti. Le pendenze sono sempre attorno all'8-9%. Il mio consiglio è di procedere sempre regolari fin dall'inizio. Non è una salita terribile ma le pendenze sono sempre regolari: i tratti pianeggianti sono praticamente nulli. Dopo un tratto più agevole, giunti a Pianezzo si deve affrontare
un lungo rettilineo completamente al sole. In lontananza comincia a delinearsi
l'aperta e soleggiata Valle Morobbia. Da qui fino a Paudo non ci saranno
veri tratti in cui è possibile rifiatare. Le pendenze non sono
mai da capogiro ma sono sempre piuttosto importanti. Dopo aver attraversato la piccola località di Paudo, la strada si restringe decisamente e le condizioni dell'asfalto peggiorano leggermente (un po' di ghiaietta e detriti vari). Superato un tratto di salita non troppo duro, ci si imbatte nuovamente in pendenze più elevate ma mai estreme. La stradina è spesso all'ombra. Verso il nono chilometro si deve superare un tratto di salita piuttosto duro con punte al 13% dopodiché la strada spiana decisamente. Si è completamente immersi nel bosco: dopo questo tratto pianeggiante (quando l'ho fatto io -maggio 2003- era semi-inaccessibile visto che la strada era un po' franata) e dopo una breve discesa si giunge alla meta in prossimità del grotto Rosetta (ottima la vista sul Locarnese e Bellinzonese). Conclusione: si tratta di una salita né facile, né veramente
difficile. Le pendenze sono sempre continue ma mai esagerate. Richiede
comunque un discreto allenamento. |
Luogo di partenza | Giubiasco: 250m |
Luogo di arrivo | Monti di Ravecchia: 966m |
Dislivello | 716m |
Lunghezza | 10,44 km |
Pendenza media | 6,86% |
Condizioni della strada | Buone fino a Paudo |
Difficoltà | ![]() |